X giornata mondiale dell’emofilia: arriva il braccialetto Usb per la sicurezza dei pazienti.
10 Aprile 2014 - 16:22 | di Redazione

L’apparecchio è stato presentato in occasione della X giornata mondiale dell’emofilia. Un supporto tecnologico che arriva dall’esperienza della Formula 1.La sicurezza delle persone colpite da emofilia può essere garantita anche dalla tecnologia. In occasione della X Giornata mondiale dedicata a questa malattia, la Federazione delle associazioni emofilici ha presentato uno strumento che potrebbe risultare decisivo nelle situazioni di emergenza. Si tratta di un braccialetto nel quale è incorporata una chiavetta Usb all’interno della quale potrà essere caricata tutta la storia clinica del paziente.Fondamentale per i soccorritori. In caso di incidente e o di malore della persona, il sistema, che è stata battezzato “Safety Medical Database” (Sameda) potrà consentire ai soccorritori di accedere via computer o smartphone a tutte informazioni critiche per l’effettuazione dei soccorsi. Si tratta di dati letteralmente vitali per pazienti che, come nel caso degli emofiliaci, presentano gravi difficoltà di coagulazione del sangue, esponendoli a rischi emorragici più gravi rispetto al resto delle persone.Un progetto sperimentato in Formula 1. Il progetto del Safety medical database è stato adattato dalla scuderia di Formula 1 Toro Rosso che ha consegnato un pendaglio Usb a tutti i propri meccanici. In questo modo, in caso di incidente, i medici potranno apprendere in pochi attimi il profilo sanitario della persona, a partire dal gruppo sanguigno, fondamentale per le eventuali trasfusioni di sangue.Testimonial dell’iniziativa è l’ex pilota di Formula 1 Ivan Capelli. “I tanti sportivi che convivono con l’alta velocità – dichiara Capelli – evitano di pensare al pericolo: lo ignorano. Nel mio percorso da pilota automobilistico, non immune da incidenti, mi sono reso conto di quanto fosse importante poter fruire delle proprie informazioni mediche, migliorando l’intervento dei soccorritori nell’urgenza o nell’emergenza”.Importante anche il software. Il braccialetto sarà presto a disposizione di alcuni centri che si occupano di emofilia che lo consegneranno ai loro pazienti. Si partirà con quelli più giovani che sono più a loro agio nell’interazione con la tecnologia. Elemento importante del progetto Sameda è la componente software che gestisce i dati caricati sul modulo Usb. Questo infatti consentirà l’inserimento di dati clinici sia da parte dei professionisti del settore sanitario sia da parte dei pazienti, garantendo la gestione dei dati secondo più livelli di privacy. Questa prima fase della sperimentazione servirà anche a individuare, in collaborazione con i medici che hanno in cura i pazienti, la correttezza e la qualità dei dati che saranno inseriti nel braccialetto.