Buone notizie per i percettori di mobilità in deroga. Il cons. Albanese: "Impegno mantenuto"

Rocco Albanese plaude a sblocco della prosecuzione dei tirocini regionali per i lavoratori percettori di mobilità in deroga

“Una buona notizia per il lavoro e per i lavoratori in Calabria”

E’ quanto commenta Rocco Albanese, consigliere comunale delegato dal sindaco Falcomatà ai rapporti con la Regione Calabria. La notizia è che dal 1 febbraio prossimo ben 1000 lavoratori percettori di mobilità in deroga, prenderanno servizio presso gli uffici giudiziari calabresi, ma anche presso altri enti come Comune e Città Metropolitana di Reggio Calabria, nonché Azienda Sanitaria e Asp.

LE PAROLE DI ROCCO ALBANESE

“La prosecuzione del percorso dei tirocinanti percettori di mobilità in deroga è il frutto di una volontà ferrea espressa dall’esecutivo regionale guidato da Mario Oliviero che si è avvalso dell’apporto e del proficuo operato amministrativo e sinergico dei capi ufficio dei servizi per la giustizia calabresi”.

Il consigliere prosegue affermando:

“Le rassicurazioni sul procedimento espresse dal capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria dei servizi Barbara Fabbrini, hanno trovato un felice approdo, insieme all’azione di accompagnamento dei sindacati, e in particolare della Cse Filai che ha sposato la questione dall’inizio”.

Un impegno mantenuto sul piano del lavoro.

“L’ennesimo quello dell’esecutivo Oliviero. L’assessore al lavoro Robe e Seby Romeo ha seguito  un iter progettuale e burocratico  che è andato incontro a vicende complesse a fronte di una determinata volontà di portare avanti il risultato per il bene dei lavoratori. – rilancia AlbaneseMa anche a sostegno dell’efficienza dei servizi per i cittadini, considerando che la buona amministrazione della giustizia,  della sanità e del territorio troverà linfa e ossigeno dall’apporto qualificato di queste unità che si innesteranno a breve negli uffici.”

I NUMERI

Dei 650 destinati alla giustizia, 200 opereranno a Reggio, insieme ad altri 139 lavoratori per gli enti locali e sanitari.

“Numeri che riguardano persone. – conclude AlbanesePersone che in un periodo di crisi industriale riceveranno sostegno. Una restituzione di dignità che rilascerà efficienza al territorio in settori nevralgici, conferendo valore a professionalità, competenze ed esperienze acquisite nel tempo”.

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