Emergenza infinita. Quella dei rifiuti a Reggio Calabria è una questione senza fine con centinaia di micro discariche presenti in ogni quartiere. Una vera e propria catastrofe che i cittadini vivono quotidianamente da ormai diversi anni.
REGGIO CALABRIA SOMMERSA DAI RIFIUTI
L’emergenza rifiuti non risparmia nemmeno i cimiteri. Proprio di fronte alle strutture di Condera e Modena si riversano tonnellate di spazzatura. Nel quartiere sud della città poi la situazione è ormai al limite con la vicina via Ciccarello, nota per essere la via più sporca d’Italia. Cresce quindi il degrado e il disagio tra i cittadini, sempre più sofferenti ed inermi di fronte all’immobilismo delle istituzioni.
CHE FINE HA FATTO LA DISCARICA DI MELICUCCA?
“Contiamo di terminare i lavori per la riapertura della discarica a fine ottobre“, aveva dichiarato il primo cittadino Giuseppe Falcomatà ai nostri microfoni.
Ad oggi i lavori vanno a rilento. Colpa del Covid? A quanto pare, i problemi e i ritardi non sarebbero dovuti all’emergenza sanitaria e alla pandemia ma a questioni di ‘svuotamento della vasca’. E così dopo la diffida e la messa in mora da parte della Città Metropolitana alla ditta che esegue i lavori, le attività per il completamento sono riprese. Si spera dunque che nel giro di qualche settimana si possa recuperare il tempo perso e che entro Natale si possa regalare alla città la ‘sua’ discarica per provare a superare l’emergenza.
CAOS RIFIUTI, ORA PIU’ TONNELLATE IN PUGLIA
Da oggi le tonnellate di indifferenziato portate in Puglia aumentano a 200. A Siderno inoltre, dopo l’incendio all’impianto di San Leo, si sta procedendo all’installazione di una struttura mobile di tritovagliatura e riducendosi la quantità di rifiuti della parte ionica da destinare in Puglia si alleggerisce il carico di Reggio.
Di fatto però la città è messa sempre peggio. E Reggio Calabria è diventata oggi un’enorme discarica a cielo aperto.