Reggio, celebrazione 154° anniversario Corpo delle Capitanerie di Porto

Per celebrare la ricorrenza si è svolta la cerimonia dell’alza bandiera seguita dalla benedizione e deposizione di una corona d’alloro in onore ai caduti

In data odierna, il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera ha celebrato il 154° anniversario della sua costituzione, avvenuta il 20 luglio 1865 con la firma da parte del re Vittorio Emanuele II del Decreto 2438 istitutivo del Corpo delle Capitanerie di Porto, frutto della fusione dei preesistenti Corpi di Stato Maggiore dei Porti e dei Consoli di Marina.

Un Corpo nuovo, dunque, che  già allora era investito di compiti strettamente legati ai temi dell’amministrazione degli usi civili del mare e che, negli anni ha assorbito ulteriori funzioni e competenze anche di natura più spiccatamente operativa fino ad arrivare, nel 1989, alla costituzione della Guardia Costiera, quale articolazione operativa del corpo.

Per celebrare la ricorrenza, questa mattina, presso la sede della Direzione Marittima di Reggio Calabria, alla presenza delle autorità, militari, civili e religiose locali si è svolta la cerimonia dell’alza bandiera seguita dalla benedizione e deposizione di una corona d’alloro in onore ai caduti, e successivamente si è proceduto alla consegna di onorificenze a militari del Corpo che si sono particolarmente contraddistinti in diversi scenari operativi.

A seguire il personale militare unitamente agli ospiti ha potuto, attraverso la proiezione di video reportage, rivivere gli eventi di maggior rilievo che hanno interessato il  Corpo negli ultimi 30 anni. Un’occasione questa grazie alla quale si è potuto raccontare e ripercorrere tradizioni, cultura, umanità e professionalità che animano il senso profondo e autentico di appartenenza ad un Corpo che opera da sempre a servizio del Paese, dell’economia dei porti e del mare, e a tutela dell’ecosistema marino e delle risorse ittiche.

Particolare commozione, ha suscitato tra tutti i presenti, il ricordo del Comandante Natale De Grazia, medaglia d’Oro alla memoria, morto il 12 dicembre 1995 mentre indagava, con la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, su una complessa attività ambientale legata a traffici illeciti operati da navi mercantili nel Mediterraneo. 

Brevi cenni storici

“L’evoluzione della navigazione, sia dal punto di vista tecnico che economico, determinò un continuo ampliamento delle funzioni ed un maggiore impegno del Corpo delle capitanerie. Questo ampliamento portò alla necessità di costituire un organo direttivo per coordinare le varie attività ed i servizi affidati alle capitanerie di porto. Si arrivò alla costituzione, nel dicembre del 1910, dell’Ispettorato del Corpo delle capitanerie di porto (il cui primo Ispettore fu il Generale di Porto Carlo Francesco Mazzinghi), posto alle dirette dipendenze del Ministro 

e del Sottosegretario alla Marina. L’Ispettorato aveva compiti di vigilanza, di coordinamento e di controllo su tutti i comandi e gli uffici dipendenti e gli venne affidata inoltre l’esecuzione del testo unico del Codice per la Marina Mercantile.

Nel 1994, con la legge di riforma portuale, l’Ispettorato Generale fu elevato a Comando generale del corpo delle capitanerie di porto, retto da un Comandante Generale, con evidenti ricadute positive in termini di miglioramento delle attività e di autorevolezza nello sviluppo dell’organizzazione generale e nello svolgimento di compiti e funzioni collegate in prevalenza con l’uso del mare per i fini civili.

Un Corpo che, dunque, dal 1923 è un corpo della Marina Militare e che, da allora, mantiene la propria dipendenza funzionale dai ministeri ai quali, ancora oggi, è affidata la cura degli usi civili del mare:  il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per i compiti in materia di navigazione e trasporto marittimo, vigilanza nei porti, demanio marittimo e sicurezza della navigazione, il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, per la difesa dell’ambiente marino, la vigilanza e gestione delle riserve marine e delle aree marine protette ed il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del  Turismo in materia di pesca marittima.

A 154 anni dalla fondazione, le nostre missioni principali attengono alla salvaguardia della vita umana in mare, alla sicurezza della navigazione, alla tutela dell’ambiente marino, al controllo delle attività di pesca, ma anche allo sviluppo delle tante attività amministrative delle quali, coloro che lavorano sul mare o che sul mare trascorrono il loro tempo libero hanno, ogni giorno, bisogno.

Oggi, nel pieno della stagione estiva, lo sforzo profuso dal corpo è maggiore, l’impegno operativo si fa ancora più intenso ed è nel corso della stagione estiva che, da 28 anni a questa parte, l’operazione mare sicuro offre sicurezza, tranquillità e serenità a tutti coloro che sul mare trascorrono le proprie vacanze ed il loro tempo libero”.