'Chi fini fici' il terzo tempo di Falcomatà? Intanto la Commissione Bilancio dà segni di vita

Approvato il bilancio consolidato, tra le critiche dell'opposizione: "Seduta irregolare". Nuova giunta, Pazzano e Anghelone si svincolano: sindaco chiamato a scelte pesanti

Alzi la mano chi, il 25 ottobre, dopo l’assoluzione di Giuseppe Falcomatà (e degli altri esponenti precedentemente condannati nella vicenda Miramare) pensava che si sarebbe arrivati alla prima settimana di dicembre senza una nuova giunta. Le parole del sindaco sul terzo tempo e la nuova musica che si sarebbe sentita dagli altoparlanti di Palazzo San Giorgio, sono rimaste tali senza tradursi in fatti.

E’ opinione diffusa all’interno della maggioranza che il primo cittadino si sia incartato sul più bello, qualcuno sottovoce rimprovera al sindaco (non direttamente) che quelle dichiarazioni sul nuovo inizio e la voglia di cambiamento sarebbe stato meglio evitarle. Al netto dei rumors e dei pettegolezzi, spesso spifferati ai quattro venti per interessi personali, rimane il dato di fatto: della nuova giunta nemmeno l’ombra, e al 2 dicembre iniziano a traballare le certezze che volevano il nuovo esecutivo entro il 7 di dicembre, giorno che con ogni probabilità vedrà la presentazione degli eventi natalizi. Anche in questo caso, con notevole ritardo…

Il weekend volerà via con qualche riflessione e poco altro, concludendo una settimana che non ha spostato di un millimetro una situazione piuttosto stagnante. Rispetto ai nomi anticipati su queste pagine quali possibili volti nuovi all’interno del nuovo esecutivo, rimangono in pista i profili di Paola Carbone e Giuseppe Quattrone, mentre sembrerebbe perdere quota l’ipotesi che porta al prof. Francesco Russo, ex assessore regionale, nome certamente gradito al Pd.

Nel corso dell’ultima puntata di Live Break (ospiti l’assessore Angela Martino e i consiglieri comunali di opposizione Saverio Anghelone e Saverio Pazzano) si è parlato anche dei temi legati alla nuova giunta.

“Se falcomatà avesse cambiato tutto il giorno dopo l’assoluzione si sarebbe detto che non avrebbe riflettuto, ora si dice che sta riflettendo troppo. Dopo 2 anni fuori dai palazzi, penso sia fisiologico un periodo di riflessione per capire quali aggiustamenti apportare e credo che un mese non sia un lasso di tempo eccessivo per dialogare con i partiti e le forze di maggioranza”, le parole dell’assessore Angela Martino.

Fredda legge dei numeri: 2, 3 o 4 le postazioni da assegnare al Pd all’interno della nuova giunta? Martino si divincola.

“Non credo di essere così ingenua (sorride, ndr). Sono per una netta divisione tra incarichi di partito e incarichi istituzionali, per scelta non voglio unire i due aspetti. Sono certa che il pd, partito del quale Falcomatà è validissimo dirigente, vuole il meglio per la città e la quadra verrà certamente trovata.

Bisogna riprendere il programma del 2020, vedere quanto è stato realizzato e capire quanto rimane da fare in questi 2 anni. Sono certa che Falcomatà dal 25 ottobre starà portando avanti queste valutazioni”.

Rimanendo in tema nuova giunta, su queste pagine si è più volte ipotizzato di un allargamento della maggioranza che potesse coinvolgere il consigliere comunale Saverio Pazzano o il collega Saverio Anghelone, con un profilo donna da inserire in giunta. Nel caso di Anghelone, i primi dialoghi con Falcomatà sono stati avviati proprio subito dopo l’assoluzione del Processo Miramare, con Pazzano invece non c’è stato finora un confronto diretto.

I due, ospiti entrambi di Live Break, allontanano l’ipotesi. “Rimaniamo al nostro posto, nel centrodestra e in minoranza. Sono il segretario provinciale di Noi Moderati, quarto partito di centrodestra”, sentenzia Anghelone. Meno lapidario Pazzano, che afferma: “Ad oggi non c’è stato alcun dialogo o confronto, ho soltanto letto tante cose sui giornali. Possibilità di entrare in giunta? Oggi non può esserci alcuna risposta, siamo molto prima di questi ragionamenti. Il vero tema è la discontinuità”.

Un rientro finora decisamente ‘morbido’ per Falcomatà, lontano dai propositi iniziali di netto cambiamento e inversione di tendenza. Con una maggioranza in fibrillazione e tensioni sempre crescenti, il margine di manovra attuale del sindaco è piuttosto limitato: da ricordare infatti la vicenda tutt’altro che secondaria anticipata su queste pagine oramai un anno e mezzo fa. 

L’incompatibilità di Giulio Tescione quale amministratore delegato di Hermes, nomina avvenuta da parte di Falcomatà prima della sospensione, è stata verificata dal Consiglio dell’Autorità ed effettivamente riscontrata da Anac. Per Falcomatà la sanzione di 90 giorni senza la possibilità di effettuare nomine fiduciarie, ragion per cui alcuni provvedimenti di queste settimane portano la firma del vice sindaco ed ex f.f. Brunetti e altre volte capiterà sino al 25 gennaio.

In attesa di capire se la prossima settimana ci sarà finalmente la tanto attesa fumata bianca sulla nuova giunta, la maggioranza dà segni di vita con l’approvazione del bilancio consolidato all’interno della commissione dedicata. Il documento adesso è atteso dalla discussione in consiglio comunale prima della definitiva approvazione.

Rispetto alla presidenza della Commissione Bilancio rimasta vacante, si è deciso…di non decidere: a presiedere è stato il vice presidente Pino Cuzzocrea, tra le critiche e le proteste del centrodestra che ha parlato di seduta irregolare.