Emergenza rifiuti ad Arghillà, chiesto intervento del Ministro per l’Ambiente

La situazione insostenibile non è più sopportabile ed espone la cittadinanza a rischio sanitario e igienico

Il Coordinamento di Quartiere di Arghillà, composto da associazioni e cittadini della zona impegnati nella difesa dei beni comuni,  a distanza di 7 giorni dalla denuncia dell’emergenza rifiuti nel quartiere, senza che nulla sia stato attivato per rimuoverne gli effetti devastanti di degrado e abbandono, si rivolge al Prefetto Michele Di Bari, al Sindaco Giuseppe Falcomatà, al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa  e alle sue direzioni generali per i rifiuti e  l’inquinamento e salvaguardia del territorio e al Presidente della Regione Mario Oliverio per un intervento urgente su Arghillà, in  emergenza ambientale e sanitaria  per l’ accumulo indiscriminato di rifiuti che perdura da settimane, allegando eloquenti foto di uno spettacolo indecoroso.

 Il Coordinamento,  che opera assieme ai cittadini del quartiere per conquistare condizioni accettabili di vivibilità,  in una area   difficile e proprio in queste ore teatro di un efferato delitto,   DENUNCIA la presenza di una enorme massa di rifiuti maleodorante che si accumula da settimane  nel quartiere, trasformato in una discarica a cielo aperto, come testimoniato dalle foto odierne che si allegano, fonte di gravi danni non solo per il territorio e per l’ambiente, ma anche per la salubrità e l’igiene dei cittadini stessi.

La situazione insostenibile, già denunciata pubblicamente la settimana scorsa e riportata dalla stampa locale e dal TGR Calabria della Rai, senza alcun risultato utile, non è più sopportabile ed espone la cittadinanza a rischio sanitario e igienico, pertanto ha chiesto con una nota inviata a Prefetto, Sindaco, Ministro e Presidente della Regione e ,loro articolazioni,  per quanto di competenza , di attivare i poteri e le risorse necessarie e sufficienti a  procedere all’immediata rimozione della massa  di rifiuti e alla contestuale bonifica, ripristinando la vivibilità e la salubrità dei luoghi, la tutela dell’ambiente fortemente compromesso, e emanando tutti i provvedimenti necessari a tutela della cittadinanza perché simili situazioni di degrado non si possano più reiterare.