Olimpiadi di Tokio, Partinico: 'Ho conquistato questa prestigiosa opportunità negli anni, con sacrificio e dedizione'

"Quello che fanno gli altri io lo posso fare meglio, E' una delle frasi che ripeto a me stesso quando voglio ottenere un risultato che sembra impossibile da raggiungere"

In altra pagina del nostro giornale, abbiamo scritto della presenza alle prossime Olimpiadi di Tokio del reggino Riccarco Partinico, specialista di Karate, ammesso dal CIO (Comitato Internazionale Olimpico) per partecipare alle Olimpiadi che avranno inizio il prossimo 23 luglio a Tokyo. E’ un privilegio unico se si considera la decisione del Comitato Organizzatore e del Governo Giapponese di escludere dalla manifestazione il pubblico, gli accompagnatori e di operare una selezione minuziosa della stampa estera. Citynow lo ha intervistato per capire anche le sensazioni che si provano di fronte ad una possibilità di questa portata:

“Onorato di essee stato scelto dal CIO”

“Quello che fanno gli altri io lo posso fare meglio”, questa è una delle frasi che ripeto a me stesso quando voglio ottenere un risultato che sembra impossibile da raggiungere. Una frase che mi ha accompagnato nella carriera sportiva, in quella professionale e nella vita. Sono onorato di essere stato scelto dal CIO (Comitato Internazionale Olimpico) per rappresentare l’Italia, ma soprattutto sono orgoglioso di portare il nome della città di Reggio Calabria a Tokyo. Sapevo che ottenere l’accredito alle Olimpiadi di Tokyo era una cosa molto difficile, quasi impossibile. Serviva un curriculum di tutto rispetto, conoscenza del Karate e dei regolamenti, competenza nelle valutazioni tecniche, tattiche, atletiche e psicologiche, titoli culturali e professionali. Ho conquistato questa prestigiosa opportunità negli anni, con sacrificio e dedizione. Sono stato campione nazionale ed il primo Atleta calabrese a partecipare ad una gara internazionale di Karate, mi sono laureato con 110 e lode in Scienze Motorie e Sportive discutendo la prima tesi in Italia sul Karate, sono Maestro di campioni che hanno partecipato alle qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo, sono autore di numerose pubblicazioni sulla metodologia dell’allenamento e dell’insegnamento del Karate e sono l’unico giornalista sportivo della Calabria specialista nella disciplina del Karate. È vero che qualche volta non è la meritocrazia ad essere premiata, ma il CIO non fa sconti a nessuno, soprattutto in questo periodo di emergenza COVID-19″.

Di cosa ti occuperai in Giappone?

La mia trasferta in Giappone sarà molto redditizia e sarò impegnato in più campi. Su incarico dell’Associazione Atleti Olimpici ed Azzurri d’Italia dovrò analizzare i combattimenti di Karate, rilevare le tecniche andate a segno, subite o neutralizzate, le penalità per ammonizione o per passività, la condizione fisica degli Atleti ed altri dati per delineare un quadro statistico unico nel suo genere.

Per la Rubrica “KarateNow” e per altre testate giornalistiche nazionali invierò risultati, interviste, foto e filmati per essere pubblicati in anteprima. Le competizioni di Karate si svolgeranno nei giorni 5, 6 e 7 agosto al Nippon Budokan di Tokyo.

Sono 82 i Karateka qualificati che si sfideranno in 8 gare distinte per sesso, specialità e categorie di peso.

10 atleti per la specialità Kata Femminile, 10 atleti per la specialità Kata Maschile e 10 atleti  per le sei  categorie di peso previste per il Kumite Olimpico,  tre femminili (-55kg, -61kg e +61kg) e tre maschili (-67kg, -75kg e +75kg).

Giorno 8 agosto, presso l’Hotel Metropolitan Edmont di Tokyo adiacente al Villaggio Olimpico, presenterò in esclusiva le mie ultime ricerche sui Bronzi di Riace che riguardano, tra l’altro, il fatto che i due Guerrieri praticavano il Pancrazio, un’antichissima lotta mista al pugilato, disciplina olimpica per 1041 anni”.