Tracciamento Covid in Calabria, l’appello di Irto: ‘Bisogna fare luce sul caos’
Il caos tracciamento, secondo il consigliere regionale è "l'ennesima prova della gestione fallimentare dell'emergenza coronavirus"
09 Dicembre 2020 - 11:19 | di Eva Curatola

Riflettori accesi sull’operato delle ASP calabresi. A parlare, questa volta, dell’inefficiente servizio di tracciamento dei casi Covid all’interno della regione è Nicola Irto.
L’appello di Irto sul tracciamento Covid in Calabria
“Il mancato utilizzo della piattaforma informatica predisposta dalla Protezione civile per il tracciamento dei positivi alCovid-19 in Calabria è l’ennesima riprova della gestione fallimentare dell’emergenza coronavirus. Sia fatta luce al più presto sulla catena delle responsabilità che hanno portato a due conseguenze gravissime:
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il venir meno del tracciamento dei positivi, con rischi altissimi per la salute pubblica;
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l’inserimento della Calabria nelle zone soggette a maggiori restrizioni“.
Il consigliere regionale Nicola Irto (Pd) che prosegue:
“Ci chiediamo, se il software era pronto dallo scorso mese di aprile e non abbiamo motivo di dubitare di quanto affermato dalla Prociv calabrese, perché soltanto adesso l’inerzia delle aziende sanitarie sia diventata di pubblico dominio. L’ex commissario ad acta e la Regione, che andavano d’amore e d’accordo fino a ottobre, cosa hanno fatto? C’è stato un atto di formale diffida nei confronti degli uffici inadempienti? Chiediamo alla giunta regionale – conclude Irto – di dare risposta a questi nostri interrogativi, nel mentre confidiamo nella capacità del commissario Longo di ripristinare una condizione di ordine e di legalità nella disastrata sanità regionale”.
