Avevamo segnalato già nel febbraio del 2019 il cantiere ‘immobile’ di Via Rausei con il relativo fermo delle attività edili. L’ormai famoso e noto parcheggio di Via Rausei a Reggio Calabria, che da oltre dieci anni, attende il completamento, sembra adesso rivedere la luce in fondo al tunnel.
La struttura, che doveva essere completata nel 2017, è rimasta in completo stato di abbandono, per colpa di una ‘variante’. E così, il parcheggio multipiano che avrebbe dovuto servire il Grande Ospedale Metropolitano, ha fatto ‘bella’ mostra di sé, tra incuria ed abbandono, sotto lo sguardo attonito dei residenti.
PARCHEGGIO DI VIA RAUSEI A REGGIO CALABRIA: RIPRENDONO I LAVORI
“Siamo in attesa della firma della perizia di variante. I nostri tecnici ed ingegneri stanno lavorando. Non so quali siano le problematiche perchè quello è un progetto che ci siamo ritrovati e che ha avuto grosse difficoltà nella sua prosecuzione. Ci sono le risorse economiche e risolveremo gli aspetti tecnici. Al momento c’è una variante in corso d’opera che deve essere approvata dal Rup (Responsabile Unico del Procedimento).
Era il 30 settembre del 2020, quando il sindaco Falcomatà spiegava ai nostri microfoni, il perchè del blocco dei lavori del parcheggio di via Rausei.
Oggi, dopo ben 16 anni dalla decisione di Palazzo San Giorgio, sembra muoversi qualcosa e lo ‘scheletro’ di Via Rausei, pare abbia ripreso vita.
La conferma della ripartenza dei lavori e dello sblocco burocratico da parte degli uffici del R.U.P. (Responsabile Unico del Procedimento) ci arriva direttamente da parte dell’assessore Giovanni Muraca con delega ai Lavori pubblici – Grandi opere – Risorse UE.
Adesso si attende una decisiva accelerazione dell’iter per poter liberare dall’incubo i tanti residenti di zona Via Vallone Petrara.
LA VOCE DI ALCUNI RESIDENTI
“Attendiamo da anni il completamento dei lavori di quest’opera – hanno raccontato alcuni residenti ai microfoni di CityNow. Non lo riteniamo affatto un progetto strategico per la città. Ci chiediamo, invece, se non fosse stato meglio realizzare una bella piazza, magari con un’area verde, anziché uno scheletro del genere fermo da oltre 10 anni. Siamo ormai pessimisti perché sappiamo che ci vorrà ancora molto tempo”.